Oggi inizia la parte più avventurosa del nostro viaggio. A piedi, accompagnati da una guida locale, un cuoco e tre aiutanti che allestiranno il nostro campo mobile, ci addentreremo nella zona più selvaggia e remota dello Zanskar (per non dire dell’India!). Per cinque giorni saremo tagliati fuori dal mondo, immersi nella dimensione fantastica dell’Himalaya, tra monasteri costruiti nella roccia, accampamenti e villaggi a 4000 metri. Ci sposteremo a piedi in queste valli deserte, campeggiando nelle brughiere o in riva ai torrenti. La squadra che ci accompagnerà sarà formata da una guida parlante inglese, un cuoco, tre aiutanti e quindici cavalli per portare le provviste e le tende.
Questo trekking è classificato come un trekking di media difficoltà, adatto a persone in buone condizioni fisiche. Indispensabile anche un ottimo spirito di adattamento, visto che dormiremo in tenda per due notti e che non ci sarà disponibilità di acqua corrente (per lavarsi bisognerà usare quella di fiumi e torrenti). Se vuoi potrai lasciare lo zaino grande in macchina e portare con te solo uno zainetto leggero da 30/35 litri.
Da Padum a Purne in macchina (2/3 ore). A Purne finisce la strada e bisogna proseguire a piedi su un sentiero che ci porterà al monastero di Phugtal (3900mt), distante un’ora di cammino: il sentiero sarà soprattutto in discesa, tolta una breve salita alla fine, e seguirà il corso del fiume, cento metri più in basso.
Stanotte pernotteremo nel monastero di Phugtal, tra i più unici e spettacolari al mondo, costruito su una rupe e in parte all’interno di una grotta che per millenni è stata luogo di ritiro per mistici e yogi himalayani. Qui vivono un centinaio di monaci, tra cui anche un amchi (un medico tradizionale tibetano).